Dal progetto alla forma, il futuro è sulla strada giusta

Cinque anni fa è iniziato il nostro viaggio insieme. Avevamo presentato a voi cittadini “Un progetto per Orvieto”, frutto della condivisione delle idee di tante persone unite dalla voglia e dall’ambizione di costruire una città migliore. Ci avete consegnato una grande responsabilità che abbiamo cercato di onorare al meglio dando forma a quel progetto.

Sono stati anni molto difficili in cui abbiamo dovuto affrontare sfide incredibili e inaspettate, a partire dalla pandemia, un nemico sconosciuto e invisibile che ha sconvolto ogni nostro piano, che ci ha terrorizzato, ha strappato ai nostri affetti persone care, ha messo duramente alla prova un intero Pianeta. Abbiamo lottato insieme, abbiamo dovuto prendere decisioni a volte difficili e impopolari ma con l’unico obiettivo di difendere e tutelare ciascuno di noi. E abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per sostenere i nostri cittadini, le piccole imprese e le famiglie colpite dalla crisi sanitaria che è inevitabilmente diventata anche economica.

Durante la pandemia non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo di ridare alla città il ruolo che le era proprio e il nostro impegno è stato volto a farci trovare pronti alla ripartenza consapevoli di avere enormi potenzialità che dovevano essere messe a frutto da subito.

Sono stati anni in cui abbiamo compiuto progressi importanti nel miglioramento delle nostre infrastrutture, nella promozione del turismo, nell’innovazione tecnologica, nella produzione culturale e nei servizi ai cittadini che riteniamo prioritari per continuare a garantire quella qualità di vita che altrove ci invidiano. 

Non abbiamo tralasciato nessun aspetto che riguarda la città, affrontando e risolvendo le pesanti eredità che abbiamo trovato. Siamo dovuti partire dalle basi e, appena insediati, abbiamo avviato il più grande piano straordinario di manutenzioni delle strade e piazze dell’intera città che, dopo anni e anni di completo abbandono, ne avevano assoluta necessità garantendo così a tutti i quartieri e le frazioni l’attenzione che meritano.

Abbiamo recuperato, valorizzato e finalmente dato una destinazione precisa ai principali immobili cittadini, abbiamo investito sulla sicurezza delle nostre scuole, sugli impianti sportivi, abbiamo reso la città più sicura con un nuovo sistema di videosorveglianza, abbiamo potenziato i servizi sociali andando incontro alle esigenze dei più deboli.

Siamo riusciti a cogliere ogni opportunità dal Pnrr con oltre 43 milioni di euro che sono arrivati sul territorio per progetti su digitalizzazione, scuola, impresa e lavoro, cultura e turismo, inclusione sociale, infrastrutture, transizione ecologica e salute. Grazie ad altri finanziamenti per un ammontare complessivo superiore ai 25 milioni di euro si potranno finalmente realizzare delle importanti infrastrutture per rendere più vivibili i nostri quartieri, migliorare i collegamenti, venire incontro alle esigenze delle nostre imprese e favorire lo sviluppo economico del territorio. In 5 anni abbiamo intercettato più di 100 milioni di euro di finanziamenti regionali, nazionali ed europei da mettere a disposizione dello sviluppo della città.

Davanti agli occhi di tutti c’è poi lo straordinario lavoro fatto sulla promozione turistica e culturale della città che ha portato finalmente Orvieto tra le realtà più apprezzate e visitate e che ci ha permesso di mettere in mostra anche l’alta qualità della vita nella nostra città che deve tornare ad attrarre residenti.

Ci sono poi ambiti, non di competenza diretta del Comune, su cui non ci siamo risparmiati. La sanità su tutti ma anche i trasporti, i rifiuti e le politiche ambientali facendo sentire la voce di una città e di un territorio che per anni è stato marginalizzato e che ora invece siede ai tavoli decisionali, indirizza scelte e risorse e ha contribuito a trovare soluzioni a problemi che si trascinavano da decenni.

Un lavoro a 360 gradiper creare le condizioni di crescita e sviluppo che ha bisogno di continuità per poter cogliere gli obiettivi che ci siamo dati e riuscire ad intervenire su quelli che hanno ancora bisogno di più tempo per poter essere completati.

Le sfide che ci attendono sono tantissime e l’obiettivo di rendere Orvieto il luogo migliore dove vivere è e rimane il nostro progetto futuro. Una città che sia anche luogo di opportunità per i nostri giovani. E’ per questo che mi sento di dirvi che non è il assolutamente il momento di abbandonare la strada intrapresa tantomeno credere al disfattismo di chi solo oggi dopo essere stato in silenzio per cinque lunghi e difficilissimi anni, propone ricette miracolose e soluzioni a portata di mano addirittura su ambiti che non sono di competenza di un Sindaco.

Ho trascorso questi cinque anni cercando di ascoltare le vostre esigenze e imparando tanto da voi, dai nostri successi e principalmente da quello che non ha funzionato. Programmando, progettando, puntando sulle vocazioni del territorio e dando concretezza alle soluzioni individuate, in questi anni abbiamo gettato le basi per il futuro e costruito una nuova consapevolezza delle potenzialità di questa città. Il metodo è stato ed è quello di governare i processi coinvolgendo tutti i soggetti interessati nelle decisioni e facendo dell’amministrazione comunale un punto di riferimento. In questo contesto si è innescato un processo di sviluppo che non si può arrestare. La città sta cambiando, ha ritrovato energia, dinamismo e un nuovo protagonismo e crediamo convintamente che il futuro abbia imboccato la strada giusta.

Abbiamo ancora la voglia, la forza e l’entusiasmo di proseguire questo percorso e credo di poter dire che noi tutti abbiamo dimostrato la coerenza nel tradurre in fatti le idee e i progetti che avevamo condiviso ma anche la capacità di adattarli ai nuovi scenari. 

Cinque anni fa mi avete concesso il privilegio di rappresentarvi e di rappresentare una città meravigliosa e di questo ve ne sarò sempre grata. Con passione, impegno e concretezza abbiamo iniziato a realizzare la città che immaginavamo.

Molta strada è stata fatta, ma c’è ancora una strada da fare. Insieme.