La strada da fare
Dal progetto alla forma, il futuro è sulla strada giusta
1 – LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI
Una città che si prende cura di sé stessa
Una città che si prende cura di sé stessa è una città che programma politiche di sviluppo urbano sostenibile per garantire la qualità della vita dei cittadini, che investe nella manutenzione delle strade, dei marciapiedi, delle piazze, dei parchi e delle aree verdi, dell’illuminazione pubblica e delle scuole lavorando per migliorare l’aspetto, la sicurezza e la funzionalità di ogni quartiere. La cura dell’ambiente urbano non solo contribuisce al benessere dei cittadini, ma anche alla valorizzazione del territorio e alla sua attrattività per residenti e visitatori.
La strada da fare…
- Sulla strada fatta c’è l’avvio del più grande piano di manutenzioni mai realizzato da decenni a questa parte che ha interessato tutto il territorio comunale e in cinque anni ha portato alla pavimentazione di circa 110mila metri quadrati di strade comunali, vie urbane, piazze e marciapiedi per un investimento complessivo di 2,8 milioni di euro di cui 2 milioni per le frazioni e 800mila per il centro storico. Sulla strada da fare c’è il completamento del piano nei prossimi cinque anni andando a intervenire in tutte le zone non coinvolte dalla prima fase.
- Dopo l’intervento che ha interessato i quartieri e le frazioni, si procederà alla riqualificazione e all’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica di tutto il centro storico e all’implementazione nei punti attualmente meno coperti.
Vogliamo completare l’intervento di riqualificazione dell’Albornoz con il recupero funzionale della casa di Luigi Barzini, la sistemazione dell’area giochi e dei giardini e un nuovo impianto di illuminazione per farne uno spazio più fruibile dai cittadini, un punto di accoglienza per i turisti e un luogo dove ospitare importanti eventi. Sarà completamente riqualificato anche il giardino della Confaloniera, secondo il progetto già elaborato, e valorizzato l’Orto medievale di San Giovenale.
Continueremo a prenderci cura anche dei nostri cari che non ci sono più con interventi su tutti i 13 cimiteri del comune di Orvieto a partire dall’ampliamento di quello della Capretta e la realizzazione dell’edificio loculi a Rocca Ripesena.
2 – SICUREZZA
Una città da difendere e tutelare
Orvieto è una città che va difesa e tutelata sotto diversi punti di vista, dalla sicurezza
pubblica a quella stradale fino alla prevenzione dei rischi idrogeologici
La strada da fare…
- Il nostro è un territorio fragile, la rupe su cui si erge la città ha bisogno di monitoraggio e manutenzione continua. In questi mesi saranno avviati importanti lavori frutto della progettazione condivisa tra più Enti che interesseranno le rupi di Orvieto e Sugano ma anche l’asse del fiume Paglia per il contenimento delle piene e la prevenzione del rischio alluvioni affinché non si ripetano più episodi come quelli del 2012.
La tutela della sicurezza pubblica è cruciale per garantire la serenità e il benessere dei cittadini ma allo stesso tempo per favorire un clima favorevole agli investimenti e allo sviluppo economico. L’installazione del nuovo sistema di videosorveglianza si è rivelato efficace per la prevenzione e l’individuazione di responsabili di reati e sarà implementata
nei punti che meritano maggiore attenzione. Sarà consolidata e potenziata la collaborazione con le forze dell’ordine, anche attraverso accordi che possano prevedere l’impiego di militari di Corpi già presenti in città, e saranno promosse iniziative con la cittadinanza di prevenzione e sensibilizzazione per rafforzare e sostanziare il concetto di “sicurezza partecipata” a noi caro.
Sul fronte della sicurezza stradale proseguiranno gli interventi per tutelare l’incolumità dei pedoni sulle vie a maggiore intensità di traffico, a partire da via Angelo Costanzi a Orvieto Scalo, ma anche per garantire una maggiore vivibilità delle aree pedonali del centro storico attraverso una precisa e più stringente regolamentazione.
Le verifiche i controlli che abbiamo compiuto in questi cinque anni ci hanno infine consegnato una fotografia esatta della situazione e della priorità degli interventi da portare avanti su tutti gli edifici scolastici a partire dal rifacimento della copertura della Scuola secondaria di primo grado “Ippolito Scalza” di Ciconia.
3 – SVILUPPO ECONOMICO
Una città connessa vicina alle imprese
Una città che guarda al futuro crea le condizioni per costruire un ambiente favorevole alla
crescita delle imprese e alla nascita di nuove attività, investe sulle infrastrutture e
all’innovazione, punta sulle sue vocazioni per farne leva di sviluppo economico, sostiene
la trasformazione digitale delle imprese per aumentarne la competitività, promuove la
collaborazione tra pubblico e privato, garantisce una macchina amministrativa efficiente e
adotta politiche di semplificazione delle procedure burocratiche.
La strada da fare…
- Attrarre investimenti e nuove imprese significa innanzitutto investire sulle infrastrutture per accrescerne l’accessibilità e favorire la logistica. La realizzazione del secondo stralcio della complanare, oggi interamente finanziato, consentirà di collegare la zona del casello autostradale A1 con l’area industriale di Fontanelle di Bardano mentre il miglioramento del
tracciato dei Fori di Baschi eliminerà una delle principali criticità del collegamento con la E45. Sull’area industriale di Fontanelle di Bardano sono previsti interventi di riqualificazione e progetti di sviluppo che passano dall’acquisizione di aree disponibili da destinare all’insediamento di nuove imprese e alla possibilità di realizzare un “railroad terminal” di cui è stato già effettuato uno studio di fattibilità tecnico-economica.
- Per quanto riguarda le infrastrutture immateriali, Orvieto è tra i Comuni interessati dal Piano Italia 1 Giga del Dipartimento per la Trasformazione digitale inserito nel Piano strategico Banda Ultralarga del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha affidato l’intervento di passaggio della fibra ottica ad Open Fiber.
- Puntare sulle vocazioni del territorio significa valorizzare il settore agroalimentare e le sue eccellenze già al centro anche dei progetti di promozione della filiera corta e di itinerari turistici esperienziali. Nel 2024 sarà affidata la gestione del Palazzo del Vino e dei Prodotti della Terra nel complesso del San Giovanni che sarà uno strumento fondamentale per dare sostanza a questo obiettivo al pari del Distretto del Cibo per il quale il Governo ha stanziato ingenti risorse da intercettare attraverso bandi pubblici. Sarà inoltre istituita in seno alla Giunta una specifica delega all’Agricoltura e sarà ulteriormente qualificato il
mercato cittadino.
- Lo sviluppo economico di un territorio passa anche da un’amministrazione comunale efficiente e con i conti in ordine capace di dare risposte in tempi certi alle esigenze dei cittadini e delle imprese. Il grande obiettivo raggiunto dell’azzeramento del disavanzo si traduce nella possibilità di programmare assunzioni nei settori chiave dell’Ente e consentirà di liberare risorse importanti per investimenti e opere pubbliche necessarie.
- In questo contesto e nell’ottica di una sempre maggiore collaborazione tra pubblico e privato sarà promosso un “Patto per lo sviluppo sostenibile” che chiamerà a raccolta istituzioni, associazioni imprenditoriali e sindacati nell’ambito del quale si possa lavorare in sinergia nell’individuazione degli interventi e nel reperimento delle risorse economiche.
- La sostenibilità oggi è un tema diffuso e persino abusato che va interpretato nel modo giusto con l’obiettivo di creare valore condiviso. La nostra città ha tutte le caratteristiche per diventare un modello di sviluppo sostenibile di un territorio attraverso la proficua interazione tra soggetti pubblici e privati che perseguendo i propri obiettivi possono creare importanti ricadute sulla comunità. La sostenibilità finanziaria sopra richiamata, unitamente alle risorse messe a disposizione dagli attori economici coinvolti, consente di attivare progetti di sviluppo che devono essere seguiti e monitorati ma soprattutto misurati
attraverso una valutazione di impatto.
- Sarà quindi istituita una cabina di regia nell’ambito del “Patto per lo sviluppo sostenibile” con l’obiettivo di lanciare, gestire, monitorare e rendicontare i progetti di sviluppo e nello stesso contesto saranno promosse iniziative rivolte alla promozione e al sostegno delle iniziative imprenditoriali. Il traguardo a cui tendere è quello della sostenibilità sociale come massima destinazione di risorse in termini di assistenza, cultura, formazione e qualità della vita per il miglioramento del benessere della comunità.
4 – FRAZIONI
Una città unita
Una città unità è quella che si prende cura e valorizza tutti i suoi quartieri e le frazioni che
rappresentano spesso le diverse anime di una comunità, con le loro caratteristiche
distintive, le loro tradizioni e la loro identità. Un senso di unità che deve abbracciare tutte
le parti della città per favorire la coesione sociale e la solidarietà tra i cittadini.
La strada da fare…
- Il territorio di Orvieto è molto esteso, oltre 280 chilometri quadrati che raccolgono 13 frazioni ognuna delle quali con caratteristiche ed esigenze diverse. Le frazioni sono state al centro dell’attività dell’amministrazione comunale in questi cinque anni andando a intervenire innanzitutto sulle principali criticità in termini di manutenzioni dopo anni di
completo abbandono.
- Gli interventi di efficientamento dell’illuminazione pubblica sono partiti proprio dalle frazioni, il piano delle manutenzioni della viabilità già programmato toccherà tutte le aree sin qui non raggiunte ma anche i grandi interventi e lavori pubblici previsti sono stati pensati per ricucire il legame tra tutta la città e dare un ruolo a quartieri e frazioni.
- La realizzazione del secondo stralcio della complanare libererà Orvieto scalo e Sferracavallo dal traffico pesante e dall’inquinamento, il Centro per le politiche sociali e della famiglia all’ex scuola media, la completa riqualificazione del piazzale della Stazione e il nuovo bus terminal in via Angelo Costanzi rafforzeranno la centralità di Orvieto scalo come luogo di accoglienza e biglietto da visita della città, gli interventi in programma su aree verdi e impianti sportivi a Ciconia sono orientati al miglioramento della qualità di vita di giovani e famiglie.
- Il prossimo avvio del servizio di trasporto pubblico a chiamata consentirà di avere collegamenti più efficienti, economicamente sostenibili ma soprattutto capillari su tutto il territorio con particolare beneficio proprio per le frazioni.
Le frazioni sono luoghi vitali nei quali favoriremo i momenti di aggregazione attraverso il recupero degli spazi da destinare alle attività sociali, a partire dalle priorità nei centri di Benano e Colonnetta di Prodo, la ristrutturazione del primo piano di quello di Canale, la riqualificazione degli impianti sportivi, con particolare riferimento a Ciconia, Sugano e Morrano.
Le frazioni sono una preziosa risorsa da valorizzare anche nell’ambito di una politica turistica diffusa sul territorio.
- Con l’obiettivo di promuovere il turismo outdoor si individueranno spazi e forme di collaborazione per valorizzare i percorsi naturalistici intorno al lago di Corbara e le attività di canyioning e torrentismo a Prodo. Previsto anche il recupero e la rifunzionalizzazione delle ex centraline Netti a Sugano per la produzione di energia elettrica e per essere fruibili all’interno dei percorsi già presenti.
- Una città unita si costruisce anche attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini delle singole frazioni per promuovere un senso di appartenenza e responsabilità verso la comunità locale. Iniziative di co-progettazione sono state già sperimentate con successo per Orvieto scalo e saranno replicati anche sul resto del territorio, sarà rafforzata la figura del consigliere comunale delegato alle frazioni, istituita da questa amministrazione, e attraverso l’iniziativa “ViviAmo Orvieto” saranno organizzate nei singoli quartieri e frazioni degli incontri periodici, consultivi e informativi, sulle attività e i progetti dell’Ente. In questo contesto i centri e le strutture di proprietà comunale nelle frazioni potranno essere utilizzati anche per riportare sul territorio servizi essenziali, pubblici e privati, riavvicinandoli alla gente.
5 – SANITÀ E SOCIALE
Una città inclusiva attenta ai bisogni della comunità
Una città inclusiva e attenta ai bisogni dei suoi cittadini garantisce politiche sociali e
sanitarie mirate a rispondere ai bisogni essenziali della comunità, promuove l’uguaglianza,
l’inclusione delle persone con disabilità, e sostiene le associazioni di volontariato.
La strada da fare…
- La salute è una priorità e l’obiettivo di garantire servizi sanitari efficienti deve accomunare tutti. Le politiche sanitarie non sono di diretta competenza del Comune o del sindaco che ha invece la responsabilità e il compito di controllare, stimolare e indirizzare le attività della Regione per rispondere alle esigenze primarie dei cittadini.
- Quello che abbiamo fatto e continueremo a fare. La pandemia ha reso ancora più evidenti quali sono i problemi della sanità pubblica locale che vede nella mancanza dei servizi territoriali il suo punto più critico. La realizzazione entro il 2026 della Casa e dell’Ospedale di Comunità, fortemente voluta dalla nostra amministrazione, avrà gli obiettivi riorganizzare la sanità locale partendo da un potenziamento e miglioramento della medicina di territorio, e alleggerire l’ospedale da attività e ricoveri impropri. La sfida e l’impegno futuro è quella di far funzionare questa nuova organizzazione dei servizi sanitari locali disegnata sulle esigenze di una popolazione che invecchia sempre più, meno ospedalocentrica e più vicina ai bisogni di salute dei nostri cittadini, lavorando con la Regione Umbria al consolidamento e rafforzamento del ruolo di Dea di I° livello dell’ospedale “Santa Maria della Stella” che sarà profondamente potenziato dagli interventi finanziati avviati e in programma.
- Anche in anni difficili come questi la nostra amministrazione ha mantenuto invariati gli investimenti sulla spesa sociale non scaricando mai sui cittadini gli effetti dei conflitti internazionali e dei rincari energetici. Un bilancio sano come è ora quello del Comune di Orvieto consentirà dunque il consolidamento delle risorse e laddove possibile anche maggiori incentivi e agevolazioni per le famiglie e le persone in difficoltà. La realizzazione del Centro per le Politiche sociali e della famiglia aumenterà e migliorerà la fruizione dei servizi e delle attività destinate alle fasce più fragili della popolazione.
- Sarà sviluppato il progetto recentemente avviato per costruire e formalizzare una “comunità educante” che racchiude scuole, Enti pubblici, Terzo settore, volontariato, associazioni e privati cittadini. Una comunità in cui si mettono a sistema tutte le risorse del territorio e si contribuisce a riattivare spazi di edilizia sociale, giardini, parchi. Sarà potenziato il ruolo dell’Osservatorio sul fenomeno delle dipendenze non solo come organo di monitoraggio ma di elaborazione delle progettualità.
- Aderiremo al progetto internazionale della “Disability Card”, la Carta Europea della Disabilità, il documento che permette alle persone con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate, e avvieremo una ricognizione approfondita sui luoghi pubblici della città per predisporre interventi di abbattimento delle barriere architettoniche mentre saranno installati giochi inclusivi in tutte le aree gioco che saranno riqualificate a partire dal parco della Confaloniera.
- I sette Centri sociali, tutti ospitati in sedi di proprietà comunale, rappresentano un fondamentale presidio di comunità per gli anziani, un punto di riferimento per tante persone non solo per le attività ludiche ma anche per quelle socio-culturali.
- Nella nuova programmazione delle Aree interne sono presenti linee di finanziamento per costruire nuove progettualità sulle politiche di invecchiamento attivo. Su questo intendiamo lavorare insieme ad Ancescao per sostenere e arricchire le attività sul territorio ma anche con associazioni come l’Università della Terza Età la cui vitalità e attività sociale e culturale è fondamentale per la nostra città.
6 – CULTURA
Una città che crede nel suo capitale culturale
Una città che crede nel suo capitale culturale valorizza il suo patrimonio culturale e
artistico come fonte di identità e coesione sociale, sostiene la creatività e l’innovazione nel
settore promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini alla vita culturale della città.
La strada da fare…
- Nel 2023 Orvieto è stata finalista per il titolo di Capitale italiana della Cultura ma al di là della competizione ha ritrovato l’orgoglio e la consapevolezza del suo inestimabile capitale culturale fatto di storia, di tradizioni e di persone.
- Innanzitutto i contenitori che ora hanno e avranno un contenuto. A Palazzo Simoncelli si sta completando il Museo della Ceramica, al San Giovanni entrerà a regime l’attività del Palazzo del Vino e dei prodotti della terra, il Centro studi è diventato il polo della formazione ed ha arricchito la sua offerta con il Fab Lab e l’Archivio Maoloni, nuovi corsi di formazione e un settore di progettazione per i bandi, la Biblioteca comunale, con investimenti sull’organico e sui progetti, è tornato un cuore pulsante della vita culturale della città, il Centro Rodari, con una nuova sede e un nuovo cda, ha ritrovato vitalità, il Palazzo del Popolo, rinnovato anche nella strumentazione, ospita eventi e manifestazioni di ogni genere e ora potrà essere stabilmente reinserito anche nei circuiti congressuali più importanti, il Teatro Mancinelli, libero dal fardello dei debiti della TeMa messa in liquidazione, è tornato a ospitare stagioni di altissimo livello e di grande gradimento da parte del pubblico. Il Palazzo dei Sette sarà la casa del Corteo storico e nella zona dell’atrio sarà realizzata una innovativa galleria espositiva multimediale e immersiva, di cui è stato elaborato il progetto, che collegherà corso Cavour e la Torre del Moro direttamente con Piazza del Popolo e Palazzo del Popolo. Alla Nuova Biblioteca “Luigi Fumi” sarà completato e rifunzionalizzato il secondo piano della struttura Al piano superiore del complesso di San Francesco sarà realizzato il “Cultural Hub” o “Casa della Cultura”, uno spazio generativo di produzione culturale e innovazione sociale che faccia convivere giovani artisti e operatori sociali, nomadi digitali e cittadini, aule multimediali e archivi storici, eventi culturali e corsi di formazione attraverso una progettazione condivisa. In collaborazione con la Fondazione per il Museo etrusco “Claudio Faina” porteremo avanti il progetto della realizzazione dell’Exibithion Center in Piazza Duomo.
- Entrambi i progetti fanno parte delle attività inserite nel dossier “Orvieto 2025” che saranno sviluppate e messe a terra. Tra queste “Orvieto Città del Contemporaneo”, un programma di residenze artistiche e letterarie per stimolare la creazione artistica contemporanea e innovare le forme di produzione culturale, favorire le connessioni, le relazioni tra i diversi linguaggi e tra i tanti aspetti che caratterizzano Orvieto. Obiettivo nell’arco del quinquennio sarà quello di ripresentare la candidatura di Orvieto a Capitale della Cultura.
7 – TURISMO
Una città viva e innovativa
Una città viva è una città che esalta la sua vocazione turistica diventando un luogo
dinamico, vivace e accogliente, che offre esperienze autentiche e indimenticabili ai
visitatori ma anche ai suoi abitanti attraverso eventi e iniziative. Una città che raccoglie le
sfide dell’innovazione utilizzando le nuove tecnologie per rinnovare la narrazione di sé
stessa e offrire servizi e prodotti turistici sempre più facilmente accessibili.
La strada da fare…
In questi cinque anni la strada fatta ha portato Orvieto a essere stabilmente la terza meta dell’Umbria dietro Assisi e Perugia con un trend di visitatori nei monumenti e musei, arrivi e presenze, in continua crescita. La strada da fare deve proseguire nella direzione intrapresa fatta di nuovi servizi turistici, forme di gestione più efficienti, innovazione e digitalizzazione dei prodotti, e da un importante lavoro di comunicazione e promozione che andrà ora ulteriormente indirizzato verso il mercato straniero. Lungo il percorso è iniziato un lavoro per diversificare l’offerta oltre quella tradizionale della città d’arte puntando anche sul turismo esperienziale, legato all’enogastronomia e all’artigianato, e sul
turismo outdoor esteso a tutto il territorio.
Orvieto deve diventare una destinazione turistica e, attraverso l’implementazione di accordi con le realtà territoriali vicine, un hub dal quale partire alla scoperta dell’Umbria e dell’alto Lazio. L’obiettivo è contrastare il “mordi e fuggi”,
aumentando la permanenza media sul territorio, ed elevare la qualità dei flussi turistici. Traguardo, quest’ultimo, che non può prescindere dalla qualità del sistema di accoglienza e quindi dall’apporto dei soggetti privati nell’ambito di un confronto e una collaborazione virtuosa con l’amministrazione comunale.
L’Osservatorio sulla Tassa di soggiorno sarà potenziato e reso più operativo anche sotto il profilo della progettualità. Con istituzioni, associazioni e operatori sarà costruita una offerta ad hoc capace di intercettare i flussi del Giubileo 2025. Sarà consolidato e implementato il calendario unico degli eventi Orvieto Always On con iniziative e manifestazioni di qualità e
in grado di intercettare un pubblico diversificato. Sarà ulteriormente valorizzato il ruolo di Orvieto città del cinema grazie ai rapporti ormai consolidati con importanti case di produzione cinematografica, alla posizione geografica favorevole vicina a Roma e al sistema di accoglienza integrata in termini di ospitalità e facilitazioni costruita in questi anni.
Sul fronte dell’innovazione dei prodotti e dei servizi saranno concretizzati i progetti già definiti che, con l’ausilio delle nuove tecnologie e dei nuovi strumenti (realtà virtuale, realtà aumentata) potranno non solo rinnovare il racconto della città ma anche rendere accessibili luoghi della città che oggi non sono tali per alcune categorie più fragili (vedi Pozzo di San Patrizio).
Attraverso un partenariato pubblico privato saranno potenziati i prodotti e i servizi turistici digitali con l’obiettivo di uniformare e migliorare ulteriormente le piattaforme esistenti e raccogliere in maniera più sistematica dati e informazioni utili e necessarie a monitorare i flussi turistici, profilare i visitatori e indirizzare anche le politiche
di promozione e marketing.
8 – SPORT
Una città attiva e del benessere
Una città attiva è quella che promuove la diffusione dell’attività fisica e dello sport
prendendosi cura e potenziando gli impianti sportivi, sostenendo le associazioni e
contribuendo all’organizzazione di eventi sportivi e competizioni.
La strada da fare…
- A Orvieto l’offerta sportiva per tutte le età è ampia e variegata e sono migliaia gli adulti e i ragazzi che praticano discipline sportive. Anche sugli impianti sportivi abbiamo trovato una situazione precaria dovuta alla mancanza di manutenzioni su strutture datate che necessitano di lavori strutturali importanti.
Oggi, grazie a un bilancio sano, ci sono anche le risorse per tornare a investire in maniera efficace sull’impiantistica sportiva. I primi interventi già programmati riguarderanno la riqualificazione dello stadio “Muzi”, la realizzazione della nuova pista di atletica, il rifacimento del manto dell’antistadio “Oscar Achilli” e la ristrutturazione della piscina. C’è poi la necessità di dare una “casa” alla scherma, per cui è pronto il progetto per la realizzazione nel piano seminterrato della scuola “Ippolito Scalza” di Ciconia, e al basket, per cui seguiamo con interesse il progetto in mano alla Provincia di Terni per la realizzazione di una struttura nell’area del polo scolastico di Ciconia. Dopo il grande successo dei Campionati Mondiali ed Europei di tiro a volo sarà esplorata la possibilità di un adeguamento dell’impianto in località il Botto per poter ampliare le tipologie di disciplina da ospitare.
- Lo sport è un fondamentale momento di aggregazione anche per i quartieri e le frazioni. Saranno quindi riqualificati il campo di calcio a 5 di Sugano, il campo di Morrano e quello in terra battuta di Ciconia dove sono stati già realizzati i lavori per i servizi igienici e le docce a disposizione del Centro sociale e del campo bocce.
- Lo sport rappresenta anche un importante volano di promozione turistica. Avere impianti sportivi adeguati ed accoglienti significa anche poter ospitare importanti eventi nazionali e internazionali che la città di Orvieto ha dimostrato di saper organizzare e accogliere in questi anni consolidando e facendo crescere quelli tradizionali e intercettandone di nuovi: la cronoscalata della Castellana, la Orvieto Wine Marathon, l’Open Bnl di tennis, il Memorial “Luca Coscioni”, i campionati mondiali ed europei di tiro a volo, la Mille Miglia o la recente Orvieto Walking Marathon.
9 – ORVIETO/UMBRIA/ITALIA/EUROPA
Una città che conta
Una città che conta è una città che non si limita alle rivendicazioni sterili ma con proposte,
progetti e capacità di relazioni indirizza le scelte e le politiche sul territorio.
La strada da fare…
- Orvieto deve consolidare e rafforzare il ruolo centrale che ha recuperato nel contesto regionale in questi anni testimoniato dagli investimenti ottenuti sulla sanità alle scelte compiute sulle politiche ambientali passando per il turismo.
Orvieto deve guidare un nuovo processo di sviluppo del Comprensorio e dell’Area Interna di riferimento attraverso la definizione di una nuova strategia che superi le criticità e i limiti evidenziati sin qui. Una progettualità che deve evitare l’eccessiva parcellizzazione degli interventi ma seguire una logica unitaria con interventi di Area necessari per rafforzare i
servizi sanitari di prossimità, i servizi finalizzati all’inclusione sociale e alla protezione dei soggetti deboli, per rafforzare l’offerta di servizi di assistenza familiare, per l’inclusione socio-lavorativa, per sviluppare sistemi di welfare territoriale innovativi, per la formazione necessaria a favorire l’inserimento qualificato nel mercato in particolare dei giovani, per la - promozione di percorsi per l’inclusività dei giovani e per l’invecchiamento attivo, per riqualificare spazi e contenitori pubblici, per preservare e valorizzare il patrimonio naturale e sostenere l’ecoturismo, per sostenere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale nel settore culturale-creativo-turistico.
Saranno sviluppati i progetti della Green Community costituita con i comuni del Comprensorio e, nell’ambito del confronto con la Regione Umbria, si vigilerà su ogni iniziativa che possa mettere a rischio la ricchezza paesaggistica e naturale del nostro territorio.
Le esperienze del progetto europeo Divaircity, della candidatura a Capitale italiana della Cultura e il successivo percorso con Cantiere Città hanno dimostrato che Orvieto può essere modello di riferimento a livello nazionale e internazionale per la capacità di innovazione e co-progettazione.
Con l’obiettivo di favorire gli scambi culturali, linguistici, la promozione turistica e soprattutto costruire relazioni economiche utili allo sviluppo del territorio, sarà avviato l’iter per il gemellaggio con Chablis (Francia) e rilanciati e rafforzati i rapporti esistenti con le città di Aiken (Usa) e Maebashi (Giappone).
Vogliamo infine rilanciare con forza la candidatura di Orvieto a Patrimonio dell’Unesco.
10 – ORVIETO DA VIVERE
La città dei cittadini e delle opportunità
La strada fatta e la strada da fare in ogni ambito sin qui descritto convergono verso un unico fondamentale obiettivo: fare di Orvieto il luogo migliore dove vivere. Dare forma a una città inclusiva, dinamica e orientata al futuro, capace di sviluppare le proprie vocazioni, dove ogni cittadino possa avere la possibilità di realizzare il proprio potenziale e godere di un’elevata qualità della vita, dove i giovani possano trovare opportunità di crescita personale e professionale. Questo significa garantire e potenziare i servizi pubblici, soddisfare i bisogni e le aspirazioni degli abitanti, promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale, sostenere e incentivare il tessuto associativo, indirizzare le politiche dell’istruzione e della formazione professionale per sviluppare e competenze necessarie per affrontare le sfide del mercato del lavoro, creare le migliori condizioni di accessibilità e attrattività del territorio per favorire la crescita e l’insediamento di nuove imprese, trovare il corretto equilibrio tra la città dei residenti e quella ad alta vocazione turistica.
La strada da fare…
- Orvieto ha una popolazione tra le più anziane dell’Umbria, la denatalità è la principale causa dell’inverno demografico. E’ un problema che interessa l’intero Paese e non può essere che affrontato in maniera globale e da precise politiche di governo che riguardano vari ambiti.
Ci sono azioni che possiamo compiere come città e come amministrazione per attrarre nuovi residenti e giovani famiglie. Per raggiungere l’obiettivo servono servizi e misure per i residenti, lavoro, trasporti.
- Servizi
Nella direzione del consolidamento e del potenziamento dei servizi vanno gli interventi realizzati, quelli in itinere e quelli programmati: - Interventi di adeguamento e messa in sicurezza realizzati nelle scuole
- Aver mantenuto invariata la spesa sociale e non aver fatto pesare sui cittadini gli effetti dei conflitti e i rincari energetici
- La riqualificazione e messa in sicurezza delle aree gioco della città, spazi di aggregazione per giovani e famiglie
- La realizzazione della nuova Scuola dell’Infanzia di Sferracavallo
- La realizzazione del Centro per le Politiche sociali e della Famiglia a Orvieto scalo
- La realizzazione della Casa e dell’Ospedale di comunità all’ex ospedale di Piazza
Duomo che riqualificherà un immobile abbandonato da venti anni, potenzierà la medicina di territorio, riporterà servizi ed economia quotidiana nel centro storico, libererà l’attuale sede del Distretto di via Postierla da poter rimettere sul mercato a uso abitativo - Il piano di investimenti in programma per l’impiantistica sportiva grazie all’azzeramento del disavanzo di bilancio
- La realizzazione della Casa della Cultura al piano superiore del San Francesco
- Il reperimento di maggiori parcheggi riservati ai residenti nel centro storico e agevolazioni per la sosta
- La riduzione della pressione fiscale sui cittadini, a partire dall’addizionale Irpef, oggi possibile con un bilancio finalmente libero dal disavanzo
Lavoro
Il lavoro lo crea l’impresa, all’amministrazione il compito di creare le condizioni più favorevoli per rendere il territorio più accessibile, attrattivo e competitivo.
Ciò significa investire sulle infrastrutture materiali e immateriali (Fori di Baschi, secondo stralcio della complanare, riqualificazione e ampliamento della zona industriale di Fontanelle di Bardano, passaggio della fibra ottica), puntare sulle vocazioni del territorio (turismo, cultura, agroalimentare), e soprattutto sulla formazione con un progetto pilota per
un corso Its per la formazione necessaria a favorire l’inserimento qualificato dei giovani nel mercato del lavoro.
Trasporti
Il tema non è soltanto migliorare la qualità di vita dei numerosi pendolari ma anche garantire collegamenti veloci da e per Roma in modo tale da attrarre coloro che intendono spostarsi dalla metropoli in ricerca di una migliore qualità di vita. E’ aperto il tavolo di confronto con Trenitalia per avere treni negli orari ora scoperti e collegamenti più veloci.
Abitare
Le politiche dell’abitare non riguardano solo il centro storico come invece è stato impostato il dibattito negli ultimi mesi. Abitare Orvieto significa anche abitare i quartieri e le frazioni che in questi cinque anni sono stati interessati da importanti progetti e lavori di manutenzione per renderli luoghi sempre più vivibili.
La dicotomia tra residenti e turisti non deve diventare un punto di conflitto ma di ricerca di un equilibrio che può e deve sussistere considerando che il turismo è un pezzo importante della nostra economia. L’aumento dei b&b, al quale si assiste in tutta Italia, non va demonizzato ma controllato e regolamentato anche perché non va limitata la libertà di - impresa e perché il settore extralberghiero nella nostra città assicura un’accoglienza di qualità. Per evitare fenomeni distorsivi abbiamo incrementato e proseguiremo i controlli sull’abusivismo nel settore extralberghiero che hanno portato risultati, sono state introdotte norme nel Prg che limitano la realizzazione di b&b ai piani terra degli edifici del centro storico e ora si procederà alla redazione di un regolamento per la zonizzazione del centro storico.
Per incentivare i proprietari degli appartamenti ad affittare per lunghi periodi si sta valutando di aumentare ulteriormente la riduzione dell’Imu già prevista sugli affitti a canone concordato. - Saranno infine ulteriormente sviluppati i progetti avviati con società di settore per attrarre
- smartworkers e nomadi digitali con l’obiettivo di passare dal turista-cittadino temporaneo al
- cittadino residente.
Commercio e decoro - Sul fronte del decoro urbano e della qualificazione dell’offerta commerciale sarà introdotto un regolamento ad hoc per il centro storico già in fase di studio, sarà istituita una zona pedonale tra Teatro Mancinelli-Piazza della Repubblica-Via Duomo con regole più stringenti sul carico e scarico e ridefinite le modalità e gli orari della raccolta differenziata.
Città amica degli animali - Nell’ottica di una città amica degli animali saranno sviluppati e potenziati i progetti avviati in questi anni con associazioni e cittadini di informazione e sensibilizzazione sul benessere degli animali e su una virtuosa convivenza ma anche interventi strutturali per l’ampliamento dell’area di sgambamento di via Postierla e la realizzazione di nuove aree a
- Orvieto scalo (di prossima realizzazione), Ciconia e Sferracavallo.
Ex Piave - La ex caserma Piave è e rimane il punto chiave di ogni amministrazione dove si moltiplicano da anni le maggiori suggestioni. In questi 5 anni di governo abbiamo esplorato ogni possibilità che ci è stata proposta e ricercato soluzioni. Abbiamo incontrato imprenditori, istituti di formazione, fondi di investimento e abbiamo maturato la decisione,
- anche alla luce delle complessità e difficoltà di recuperare nella sua interezza i 24.000 metri quadrati dell’immobile, che la parcellizzazione della struttura con utilizzi compatibili è la soluzione più praticabile ed economicamente sostenibile a garantirne la riqualificazione.
- Abbiamo un’ipotesi progettuale legata alla realizzazione di teatri di posa per le produzioni cinematografiche e spazi per la formazione che riguarda una porzione dell’immobile che riteniamo interessante dal punto di vista dell’indotto economico che porterebbe sulla città.
- C’è inoltre uno studio di fattibilità su una porzione di 6000 metri quadri per una struttura militare e l’interesse da parte di corpi militari diversi su cui si stanno esplorando le concrete possibilità di finanziamento per la ristrutturazione direttamente da parte dello Stato. Proposte concrete che intendiamo valutare positivamente alla luce di un progetto
- complessivo utile allo sviluppo della città.
Carissimi,
abbiamo trascorso questi cinque anni cercando di ascoltare le vostre esigenze e
imparando tanto da voi, dai successi e principalmente da quello che non ha funzionato.
Programmando, progettando e dando concretezza alle soluzioni individuate, abbiamo
gettato le basi per il futuro e costruito una nuova consapevolezza delle potenzialità di
questa città. Abbiamo governato i processi coinvolgendo tutti i soggetti interessati nelle
decisioni e facendo dell’amministrazione comunale un punto di riferimento.
La città sta cambiando, ha ritrovato energia, dinamismo e un nuovo protagonismo e
crediamo convintamente che il futuro abbia imboccato la strada giusta.POSSANO LE TUE SCELTE
RIFLETTERE LE TUE SPERANZE,NON LE TUE PAURE
Nelson Mandela